
Io lo chiamo così, l'ombelico del mondo.
Nelle sere di fine estate il sole si nasconde dietro la linea dell'orizzonte che separa il cielo dal mare.
Le vette degli Appennini si inchinano a tanta bellezza degradando dolcemente fino a toccare l'acqua dell'Adriatico.
Al centro di questo universo ho realizzato il mio piccolo sogno, la casetta di legno nel bosco.
Qui le cose si sentono in modo diverso ed ognuna assume significati e colorazioni intensi ed unici e da qui vogliamo salutarvi: io, i miei cani, gli Appennini e l'Adriatico.
Ancora una volta tutti insieme, pesci, uomini e lupi.
Tratto da "Pesci,uomini e lupi" di Daniele Gigli, edito da L'orecchio di Van Gogh (2005)
Immagino che sia un posto stupendo, dove non si può smettere di sognare!
RispondiEliminaCiao e complimenti!